Gli Stati Uniti sono ad oggi il paese più ricco del mondo, con un Pil largamente superiore di qualsiasi altra nazione. LINK
Verrebbe da pensare allora che siano anche i più felici del mondo.
Sbagliato.
Negli Usa economisti e sociologi hanno messo in luce il famoso paradosso della felicità statunitense, evidenziando come mai all’aumento del reddito negli ultimi 30 anni non vi sia stato un aumento della percentuale di popolazione che si ritiene felice.
“L’aumento del reddito ha, infatti, un effetto positivo sul benessere, che viene però compensato dal declino dei beni relazionali. Paura, instabilità familiare, fratture generazionali, minor solidarietà e onestà percepita nel prossimo… questi i sentimenti sempre più diffusi tra la popolazione. A questo malessere si sommano il declino della fiducia nelle istituzioni (sono in crisi tutte le principali istituzioni economiche, politiche, religiose… escluse le forze armate fino al 2004). L’ultimo fattore che impedisce di godere dell’aumento del reddito sono i paragoni sociali: se il reddito aumenta per tutti, allora non sarà mai abbastanza per superare i propri vicini di casa”, dichiara Stefano Bartolini.
A differenza dell’Europa in cui il numero di ore settimanali di lavoro è diminuita, negli Usa è aumentata. La tecnologia, invece di migliorare la vita dell’uomo la peggiora.
Perché gli americani si dannano a lavorare sempre di più e sono sempre più infelici?
La spiegazione è semplice: si buttano nel lavoro per la mancanza di relazioni umane soddisfacenti, creando un pericoloso circolo vizioso nel quale viene sottratto tempo prezioso per coltivare le stesse relazioni. Gli Americani sono il popolo più ricco del mondo e non riescono a curare la propria gente perché non c’è un servizio sanitario nazionale. Esiste un servizio sanitario solo per chi è ricco e può permettersi le enormi spese mediche.
Insomma gli Americani sono diventati più ricchi ma meno felici.
Cosa preferite voi? Felicità o ricchezza?
Io ho già fatto la mia scelta.