Il mercato della morte

“PM10 troppo alto, inquinamento ai massimi storici, possibili sanzioni da parte della Unione Europea?”

Questi sono i titoli dei principali quotidiani quando parlano del problema inquinamento nelle grandi città, soprattutto Milano, a cui tristemente tutti ormai siamo abiutati.

Ma facciamo ora un po’ di considerazioni sul mercato delle automobili:

Innanzitutto le prestazioni sono sovradimensionate rispetto ai bisogni effettivi. In città infatti sempre di più’ sono presenti Suv ed altre vetture completamente inutili per l’utilizzo che se ne deve fare. Non ha senso comprare un Touareg od un Cayenne quando ci si deve muovere solo all’interno delle mura cittadine: si aumentano solamente i consumi di petrolio e le sostanze inquinanti nell’atmosfera. La beffa nella beffa è che poi trasportano il più’ delle volte una sola persona, il conducente. Si parlava di tassarli ma poi non si decise niente.

Il problema è però che non esistono norme tese ad disincentivare questi mezzi di trasporto, dannosi per la salute dei cittadini e i loro portafogli. Esiste tra l’altro un notevole conflitto di interesse dello Stato che se da un lato finge di tutelare l’ambiente, dall’altro guadagna tramite le imposte sulla benzina da questi consumi spropositati. Ho usato il termine finge perchè invece di promuovere mezzi di trasporto già presenti oggi ad emissioni zero, si continua a dare incentivi per la rottamazione di veicoli inquinanti e il riacquisto di mezzi che comunque inquinano, ma un po’ meno. Ovvero: invece di provocarti un tumore a 45 anni, ti può venire a 46, forse 47. Ridicolo!!!

Se vi fosse una vera politica ambientale allora tali contributi andrebbero levati e la stessa somma dovrebbe essere investita nella costruzione di piste ciclabili, avviando progetti di bike sharing, e dando forti e reali incentivi all’acquisto di auto e moto elettriche, già presenti e commercializzate al momento. Basti vedere la moto Vectrix e l’auto G-Wiz, a cui dedicherò prossimamente un intero post. Qui trovate invece il mio post decidato alle auto ad idrogeno LINK

Non dimentichiamo poi che i mezzi pubblici devono essere potenziati e ampliati.

Un solo autobus per esempio che trasporta 100 persone leva dalla strada 100 automobili. Considerando poi che molti sono elettrici, come i filobus, si ridurrebbe drasticamente l’inquinamento.

Non facciamoci piu’ prendere per il culo. Ai politici di noi gli interessa solo quando c’è da andare a votare ovvero 30 secondi ogni 5 anni.

La lobby del petrolio è troppo potente e la salute delle persone è secondaria ai loro profitti. Non a caso il sindaco di Milano si chiama Letizia Moratti ed è cognata di Massimo Moratti, la cui famiglia detiene una grande e importante azienda produttrice di petrolio. Vuoi vedere che ha anche lei un conflitto di interesse sulla questione ambientale?

 

Il mercato della morteultima modifica: 2008-03-21T14:55:00+01:00da caesar223
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4 pensieri su “Il mercato della morte

  1. ma io proprio non capisco l’idiozia di comprarsi un suv per la città
    o meglio, la capisco, è uno status symbol, e proprio per questo mi risulta ancora più indigesta..

  2. Il problema non è solo dei Suv ma di tutti quelli che si fingono amici dell’ambiene e continuano a proporre soluzioni che in realtà soluzioni non sono.

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