La clinica dell’orrore e le intercettazioni

 Nella clinica di Milano Santa Rita venivano effettuati interventi ai pazienti per ottenere i rimborsi del servizio sanitario nazionale, non giustificati però sotto il profilo medico.

Le accuse sono durissime: truffa ai danni dello stato per tutto il personale, ma per tre medici (due rinchiusi a San Vittore) sono anche di omicidio volontario (5 pazienti morti dopo gli interventi) e di lesioni gravi o gravissime (86 casi). Vi sono inoltre altre 20 morti sospette.

Senza intercettazioni il teatrino della morte non si sarebbe scoperto. Senza intercettazioni i dottori avrebbero continuato ad operare e uccidere i loro pazienti, guadagnando denaro tramite i rimborsi dello Stato. Non lo dico io ma i magistrati e tutti coloro che hanno partecipato alle indagini.

In Italia sono 120mila le persone all’anno intercettate, su un totale di 56milioni, ovvero lo 0,2% della popolazione.

I piu’ grandi scandali sono stati scoperti grazie allle intercettazioni: Cirio, Parmalat, Moggi……

Vogliamo veramente abolirle per tutelare i 120mila delinquenti che ogni anno vengono intercettati?

Chi è onesto non ha nulla da temere dalle intercettazioni. Chi non lo è vuole abolirle. Link

La clinica dell’orrore e le intercettazioniultima modifica: 2008-06-11T15:15:00+02:00da caesar223
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “La clinica dell’orrore e le intercettazioni

  1. In Italia le intercettazioni sono troppe, è un dato oggettivo. Poi ci si può domandare perchè. Per esempio, perchè il Sistema Giustizia viene deliberatamente mantenuto in uno stato di inefficienza. Ecco magari, prima di intervenire sulla disciplina normativa per le intercettazioni, perchè non riformare il Sistema Giustizia e fare in modo che un Fiorani qualunque si faccia che ne so, dieci anni di galera per avere rubato i risparmi ai morti (senza arrivare ai trenta degli USA, in compagnia di robusti omaccioni di colore)?
    Il punto di vista “Mi intercettino pure, tanto non ho nulla da nascondere”, oppure “Chi non ha nulla da nascondere non ha paura delle intercettazioni” è come minimo da giudicare di persone inconsapevoli dei valori della libertà. Bruce Schneier contrappone: “Se non stai facendo nulla di male, cos’hai da nascondere? Se non sto facendo nulla di male, che motivo hai di sorvegliarmi?” e ancora più esplicativo: “La vera scelta è fra libertà e controllo. La tirannia, sia che emerga sotto la minaccia di un attacco fisico straniero, sia che derivi da un’autorevole sorveglianza domestica, resta comunque tirannia. La libertà richiede sicurezza senza intrusione, sicurezza abbinata alla privacy. Una sorveglianza generalizzata da parte della polizia è, per definizione, uno stato di polizia. Ed è per questo che dobbiamo essere paladini della riservatezza anche quando non abbiamo nulla da nascondere”

I commenti sono chiusi.