Di petrolio ce ne è, e anche tanto.
I costi di estrazione dai vecchi giacimenti non sono aumentati.
Il prezzo del barile alle stelle, 135 dollari, rende economica l’estrazione anche in posti dove prima non lo era, come nei mari del Nord e nell’Antartico.
La domanda non ha superato l’offerta, perchè se così fosse veramente, vorrebbe dire che non potremmo avere tutti il petrolio ma solo alcuni.
A quanti di voi è capitato di trovare un benzinaio a secco di verde?
I profitti della lobby petrolifera sono enormi e a nulla serve la Robin Hood Tax di Tremonti: ad una riduzione dei ricavi infatti le sette sorelle risponderanno con un contestuale aumento dei prezzi. Un aumento dei prezzi significa aumento indiretto dell’Iva e quindi maggiori tasse: lo stato ci guadagna due volte.
Stiamo ancora pagando le accise sulla benzina per la guerra di Etiopia!
Sveglia Italia!
Questo blog appoggia i pescatori Italiani e i camionisti Portoghesi che si stanno ribellando all’ingiustificato caro petrolio.
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